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Scienze del Diritto italiano ed europeo – Cuneo (Classe L-14)

La Facoltà di Giurisprudenza di Torino ha istituito, da circa dieci anni, nella città di Cuneo, un corso di laurea triennale (Scienze Giuridiche) che, dall’A.A. 2009/10, è diventato “Scienze del Diritto Italiano ed Europeo” (il corso in Scienze Giuridiche continuerà a valere per gli attuali iscritti).Tale corso triennale continuerà a caratterizzarsi per gli scambi oltre frontiera, in particolare con le Facoltà giuridiche delle Università di Nizza-Sophia Antipolis e di Paris-Réné Descartes.
Con l’entrata in vigore del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza (1 + 4), la Facoltà considera equipollenti ai suoi primi tre anni le tre annualità del Corso di laurea operante a Cuneo.
Gli studenti che intendano immatricolarsi presso la sede di Cuneo nell’A.A. 2010 - 2011 dovranno quindi iscriversi al Corso di laurea in “Scienze del Diritto Italiano ed Europeo”; ove infatti si iscrivessero all’1 + 4 sarebbero tenuti a frequentare a Torino.
Gli studenti che si immatricoleranno, nella sede di Cuneo, nell’A.A. 2010 - 2011 al primo anno del Corso di Laurea di “Scienze del Diritto Italiano ed Europeo”, alla fine del loro triennio (così come è accaduto in passato per gli iscritti al Corso di Scienze Giuridiche di Cuneo) potranno transitare, con integrale riconoscimento dei crediti formativi, nel quarto anno del Corso di laurea magistrale a ciclo unico (1 + 4) in Giurisprudenza istituito a Torino; potranno anche scegliere se conseguire o meno il titolo di laurea triennale (con il nuovo ordinamento degli studi non più obbligatoria) presso la sede di Cuneo.

Obiettivi formativi specifici
Il Corso di Laurea in Scienze del Diritto Italiano ed Europeo ha l’obiettivo di formare una figura professionale giuridica intermedia in rapporto tanto alle esigenze di determinati settori produttivi (in particolare media e piccola impresa), quanto a quelle del terziario, in ambito pubblico e privato (Stato ed enti pubblici, territoriali e non, banche, assicurazioni, ecc.).
Al fine di conseguire tali obiettivi il Corso fornisce – affiancando allo studio del diritto positivo (nazionale, sopranazionale e comunitario e comparato) quello costituito da materie storico-filosofiche legate al diritto (le Storie del Diritto e la Filosofia del Diritto) – una solida preparazione relativa ai principali ambiti giuridici, correlata con l’apporto di alcune essenziali discipline di ambito economico-finanziario (quali l’Economia Politica, la Scienza delle Finanze e la Statistica).
Il percorso formativo inizia con un primo anno di formazione di base, caratterizzato da un corso introduttivo di metodo (di avvio alla logica ed al discorso giuridico) e da una serie di insegnamenti istituzionali, sia più specificamente giuspositivi (Diritto Privato e Costituzionale), sia relativi agli approcci storici e filosofici al diritto, sia attinenti all’Economia Politica. Anche attraverso attività didattiche interattivo-seminariali (specie dal secondo anno in avanti), svolte all’interno dei singoli insegnamenti, vengono poi successivamente specificati ed approfonditi i diversi ambiti del diritto (amministrativo, commerciale, processuale, penale, comparato, internazionale ed europeo, del lavoro, ecc.), in connessione con lo studio di alcune discipline economico-finanziarie.
Attraverso il percorso delineato i laureati sono posti nelle condizioni di acquisire un corretto lessico giuridico (ed elementi fondamentali delle scienze economiche), un approccio metodologico allo studio del diritto ed un solido bagaglio di nozioni e concetti in campo giuridico, pervenendo così a percepire – anche attraverso il confronto tra legislazione, giurisprudenza e dottrina – le diverse possibili interpretazioni ed implicazioni delle regole giuridiche e le loro ricadute socio-economiche. Ciò al fine di formare operatori del diritto in grado o di trattare direttamente le questioni loro sottoposte, o di smistarle a soggetti di altra o di più elevata qualificazione professionale; ed, ancora, al fine di consentire una proficua continuazione degli studi attraverso il totale riconoscimento della formazione acquisita nel presente triennio, in relazione alla laurea magistrale in Giurisprudenza (LMG/01).
Il Corso si differenzia dagli altri della stessa classe – come già prima ricordato – sia per l’obiettivo di formare una figura professionale giuridica intermedia dotata, allo stesso tempo, di una solida, articolata e duttile preparazione (con particolare riguardo anche alle capacità di autoriconversione professionale), sia in quanto intende corrispondere alle esigenze occupazionali di una specifica realtà economico-sociale propria dell’area territoriale sede del decentramento (la provincia di Cuneo).
L’impegno orario di studio riservato allo studente è circa il 70% dell’impegno orario complessivo (art. 5 comma 3 D.M. 270/04).

Conoscenze richieste per l’accesso
L’accesso al Corso è subordinato al possesso di un diploma di scuola media superiore o di altro titolo conseguito all’estero riconosciuto idoneo (D.M. 270/04 art. 6 comma 1).
Lo studente deve possedere gli elementi fondamentali del linguaggio e della cultura europea nel suo sviluppo storico ed ideale, padronanza della lingua italiana, buone capacità espressive, di ragionamento ed argomentazione.
Tali conoscenze vengono saggiate con il test di autovalutazione all’ingresso, predisposto annualmente dalla Facoltà di Giurisprudenza; eventuali debiti relativi al lessico e all’argomentazione verranno colmati mediante apposite attività didattiche predisposte per conseguire 3 CFU di abilità in Avvio alla Logica e al Discorso Giuridico.

Caratteristiche della prova finale
Lo studente dovrà predisporre e discutere un sintetico elaborato in una delle discipline studiate nel triennio oppure sostenere un esame finale, con programma apposito – concordato con i docenti, al fine di assicurare una perequazione nella quantità e qualità del carico didattico con l’altra modalità di prova finale – relativo ad almeno due insegnamenti del Corso, non seguiti però nello stesso anno accademico. In relazione ad ambedue le modalità di tale prova finale saranno valutate l’appropriatezza lessicale, la correttezza di riferimenti del materiale consultato, la coerenza logica ed argomentativa, la capacità di inquadrare sinteticamente, con chiarezza e puntualità nella trattazione, le tematiche studiate.

Ambiti occupazionali previsti per i laureati
Il Corso intende fornire una formazione interdisciplinare destinata ad operatori del
diritto, specie in relazione a realtà economiche di medie e piccole dimensioni ed ad attività giuridiche del settore terziario (in particolare rispetto a livelli medi di formazione all’interno della P.A., quali quelli relativi alla qualifica D del settore tecnico-amministrativo), intendendosi corrispondere con la realtà socio-economica e transfrontaliera della sede cuneese.

Tabella del corso di laurea per gli immatricolati nell'a.a. 2012/13

Programma degli insegnamenti
Consulta la Guida dello studente dell'anno di riferimento.

Regolamento didattico del corso di laurea (a.a. 2011/12)


Risultati dell'Indagine sulla qualità della didattica

Ultimo aggiornamento: 21/09/2018 23:26
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