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Oggetto:

Diritto penale del lavoro

Oggetto:

Anno accademico 2009/2010

Docente
Maurizio Riverditi (Titolare del corso)
Periodo didattico
Secondo semestre
Tipologia
Non disponibile
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
IUS/17 - diritto penale
Oggetto:

Sommario insegnamento

Oggetto:

Programma

1. Premesse di carattere generale. - Contenuto e limiti del diritto penale del lavoro. L’interesse attuale della materia. - La necessità di autonoma tutela penale in materia di lavoro. La rilevanza costituzionale dell’interesse protetto. L’art. 41 Cost.: sicurezza dignità e libertà dei lavoratori. La posizione di “debolezza” contrattuale e l’esposizione a pericolo dei prestatori d’opera. - Il volto attuale del diritto penale del lavoro. Il superamento della prospettiva autoritaria del fascismo nella regolamentazione del rapporto di lavoro, e del ruolo meramente sanzionatorio del diritto penale. Il nuovo Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (d. lgs. 81/2008). - Il diritto penale del lavoro al vaglio dei principi di efficacia, sussidiarietà ed extrema ratio. - Ipiù recenti problemi del diritto penale del lavoro: dal lavoro interinale al telelavoro: quale “sicurezza”. 2. Gli ambiti di studio. a. Il titolo VII, capo I, libro II del codice penale: sciopero e serrata nella giurisprudenza delle Corte costituzionale. Loscioperodei pubblici dipendenti. b. Sicurezza del lavoro e integrità fisica dei lavoratori nel codice penale. - I delitti contro l’incolumità pubblica: gli artt. 437 e 451 c.p.Il concorso di reati con le ipotesi contravvenzionali. - “Periferia” e “centro” nella tutela della salute, dell’integrità fisica e della vita dei lavoratori: omicidio elesioni colpose da malattia professionale o infortunio sul lavoro. Il rapporto causale. La colpa. c. La legge delega 499/93:la depenalizzazione e la riforma del sistema sanzionatorio nel diritto penale del lavoro. - La causa estintiva delle violazioni in materia di sicurezza e igiene del lavoro. - L’intervento normativo del 2003 (c.d. legge Biagi) in particolare in tema di agenzie per il lavoro, somministrazione di lavoro, appalto di servizi, apprendistato, lavoro a progetto e prestazioni occasionali. d. La normativa prevenzionale. - ID.P.R. degli anni ’55 - ’56, l’attuazione delle Direttive comunitarie ed i rapporti tra normativa europea e quella nazionale. - Il nuovo modello prevenzionale (dal Titolo I del D. Lgs. 626/1994 al D. Lgs. 81/2008). - L’individuazione dei soggetti responsabili in materia di sicurezza ed igiene del lavoro, in particolare le figure del datore di lavoro, del dirigente e del preposto. - La delega di funzioni e la sua incidenza sulla responsabilità penale. - I nuovi soggetti obbligati. - I principali obblighi prevenzionali d. La tutela della dignità e libertà dei lavoratori. - Le disposizioni penali nello Statuto dei lavoratori. MODALITÀ DIDATTICHE Lezioni frontali alternate a lezioni dal taglio seminariale, ove gli studenti devono analizzare e commentare sentenze di legittimità (per esteso) assegnate in precedenza.

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

Gli studenti che frequentano potranno preparare l’esame sugli
appunti presi a lezione. Per coloro che non possono o intendono
frequentare, si consigliano i seguenti testi: Diritto
del lavoro, Commentario diretto da Franco Carinci, vol. VII,
Il diritto penale del lavoro,acura di Mazzacuva a Amati, UTET,
Torino, 2007; T. Padovani , Il nuovo volto del diritto penale
del lavoro,in “Riv.trim. dir.pen. econ.”, 1996, pp. 1157-1171;
D. Pulitanò, Igiene e sicurezza del lavoro (tutela penale), in
Digesto, Disc. pen., vol. VI, Torino, 2006, 102-118.


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Ultimo aggiornamento: 14/05/2010 11:48
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