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Oggetto:

Diritto penale comparato

Oggetto:

Anno accademico 2009/2010

Docente
Giorgio Licci (Titolare del corso)
Corso di studi
Laurea a ciclo unico in Giurisprudenza - a Torino (D.M. 270/2004) [f004-c501]
Anno
3° anno
Periodo didattico
Primo semestre
Tipologia
Non disponibile
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
IUS/17 - diritto penale
Oggetto:

Sommario insegnamento

Oggetto:

Risultati dell'apprendimento attesi

Il corso include, accanto all’insegnamento di base, una componente
di “tedesco giuridico”, destinata anche a studenti
totalmente privi di conoscenza di lingua, che consente, a chi
lo desideri, l’acquisizione di ulteriori 3 CFU, che verranno fiscalizzati
separatamente a titolo di “seminario-corso in cui
si usano testi di lingua” oppure a titolo di “crediti ulteriori”
(“altro”).
Oggetto:

Programma

L’insegnamento costituisce una introduzione alla comparazione
penalistica, con particolare riguardo alle radici tedesche
del linguaggio penalistico italiano, nella prospettiva della
progettazione di un codice penale – modello per l’Unione
Europea.
Lo schema del programma è il seguente:
1. L’oggetto: il problema della definizione del diritto penale
a livello macrocomparatistico e microcomparatistico;
la nozione di diritto penale sostanziale nella dottrina italo-
tedesca e nella giurisprudenza della Corte Europea dei
Diritti dell’Uomo.
2. Il metodo:stile e linguaggio come elementi individuatori
delle famiglie giuridiche; lineamenti di semantica giuridica:
sineddoche e metonimia nel linguaggio penalistico
continentale.
3. I modelli: genotipi e fenotipi; la dinamica hayekiana dei
modelli.
4. La comparazione diacronica: il ruolo del divisionismo
kantiano e kelseniano nello sviluppo della dottrina tedesca
del Novecento: i modelli classico, neoclassico, finalistico,
e i modelli post-welzeliani; il profilo architettonico:
modelli strutturalizzanti e destrutturalizzanti.
5. Imodelli occulti:la pluridimensionalità del principio di legalità
nel linguaggio dei paesi dell’Unione; criptotipi di
primo e secondo grado: le immagini di scienza presupposte
dalla letteratura penalistica del Novecento.
6. Imodelli mentitori:proposizioni declamatorie e regole operazionali;
la responsabilità oggettiva mascherata: normativizzazione
del dolo e oggettivizzazione della colpa nei
paesi dell’Unione.
7. Fonti e formanti: fonti formali e fonti storiche, macro-formanti
e micro-formanti; conflitti tra formanti: concezioni
generali e particelle elementari.
8. Circolazione e diffusione dei modelli:le radici tedesche del
linguaggio penalistico italiano: fusione, reinterpretazione
emetamorfosi dei modelli; il neo-giusrazionalismo.

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

G. Licci, Modelli nel diritto penale.
Filogenesi del linguaggio penalistico,
Giappichelli, Torino,
2006.
Per chi desidera acquistare i 3 crediti
ulteriori:
G. Licci, Lexikon essenziale del
linguaggio penalistico di lingua
tedesca,Celid, Torino, 2008(IIed.).


Oggetto:
Ultimo aggiornamento: 14/05/2010 11:48
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