Corsi di Studio del Dipartimento di Giurisprudenza

L’arbitrato costituisce da sempre una alternativa al processo che si svolge davanti al giudice statuale. Negli ultimi decenni – che hanno visto l’affermarsi da un lato del fenomeno della soluzione alternativa delle liti e dall’altro lato l’emergere del contenzioso con carattere transnazionale – l’arbitrato ha assunto nuovi caratteri e nuovi ruoli. Oggetto di particolare attenzione da parte del legislatore italiano, che ha da ultimo previsto la possibilità di passare dal processo davanti al giudice statale a quello di fronte al giudice privato, l'istituto è divenuto  uno strumento centrale per risolvere le liti in materia bancaria e finanziaria, sia sul piano interno che su quello internazionale.
Il corso vuole offrire agli studenti una trattazione della materia dell’arbitrato che tiene conto della sua attuale configurazione.

Gli studenti, all'esito del corso, debbono essere in grado di dimostrare la loro conoscenza del diritto dell'arbitrato.

Lezioni della durata di 40 ore complessive. A lezioni frontali, tenute dal docente, si alterneranno lezioni con l’intervento di docenti esterni e di operatori esperti della materia. Sarà stimolata la partecipazione attiva da parte degli studenti che saranno protagonisti di una simulazione di giudizio arbitrale.

Il possesso delle conoscenze previste verrà verificato mediante un esame orale. La valutazione sarà complessiva, espressa in trentesimi.

In alternativa, gli studenti potranno scegliere di sostenere l'esame con la seguente modalità: scegliendo e approfondendo uno dei temi oggetto del corso, esponendolo poi oralmente durante il corso delle lezioni e redigendo infine una relazione scritta. Il voto, espresso in trentesimi, sarà attribuito valutando l'esposizione orale e la relazione scritta, nonché considerando la partecipazione attiva durante l'intero corso.

Gli studenti non frequetentanti sosterranno l'esame in forma orale sui testi consigliati e, facoltativamente, sul materiale messo a disposzione. La valutazione sarà espressa in trentesimi.

Il corso mira ad offrire una trattazione esauriente della materia dell’arbitrato e si articolerà in due parti.
Nella prima parte si avrà una disamina della disciplina dell’arbitrato di cui all'ultimo libro del codice di procedura civile, articolata nei seguenti punti: l’arbitrato nel sistema della tutela dei diritti; le forme di arbitrato; le convenzioni di arbitrato; la figura dell’arbitro; i rapporti fra l’arbitrato ed il processo; la tutela cautelare; lo svolgimento del giudizio arbitrale; l’arbitrato multi parti; il lodo e la sua impugnazione.
La seconda parte, di approfondimento, avrà invece ad oggetto l’arbitrato quale strumento per la composizione delle liti che si sviluppano nel settore finanziario e bancario. Particolare attenzione sarà rivolta, sul piano nazionale, all'arbitrato bancario e finanziario, figura ibrida che ha le sue radici nell'istituto scandinavo dell'ombudsman e che sta assumendo una sempre maggiore rilevanza nella risoluzione delle liti del settore, e all’arbitrato da ultimo indicato dal legislatore come mezzo cui si può rivolgere il risparmiatore colpito dal default del proprio istituto di credito. Sul piano transnazionale, saranno oggetto di analisi le regole dell'arbitrato in materia di investimenti, tra cui si segnalano quelle del Centro internazionale per la risoluzione delle liti in materia di investimenti.

Per la prima parte: ZUCCONI GALLI FONSECA, Diritto dell'arbitrato, Bononia University Press, 2016, oppure LUISO, Diritto processuale civile, volume V, Giuffré, ultima edizione, capitoli da 6  a 15 (compreso), oltre alle letture e alle pronunzie giurisprudenziali che saranno indicate durante le lezioni e che, al termine del corso, saranno messe a disposizione degli studenti non frequentanti.

Per la seconda parte il materiale sarà indicato e distribuito a lezione agli studenti frequentanti; lo stesso sarà a disposizione, al termine del corso, degli studenti non frequentanti.