- Oggetto:
- Oggetto:
Diritto dell'esecuzione penale
- Oggetto:
Anno accademico 2010/2011
- Docente
- Giovanni Paolo Voena (Titolare del corso)
- Corso di studi
- Laurea a ciclo unico in Giurisprudenza - a Torino (D.M. 270/2004) [f004-c501]
- Anno
- 3° anno 4° anno 5° anno
- Periodo didattico
- Secondo semestre
- Tipologia
- A scelta dello studente
- Crediti/Valenza
- 6
- SSD dell'attività didattica
- IUS/16 - diritto processuale penale
- Oggetto:
Sommario insegnamento
- Oggetto:
Programma
1. II giudicato e i principi generali in materia esecutiva II fenomeno esecutivo in generale. – Le fonti del diritto dell’esecuzione penale. – Esecutività e irrevocabilità (con riferimento anche alla formazione progressiva del giudicato). – Gli effetti preclusivi del giudicato penale (divieto di un nuovo processo) e gli effetti positivi (l’efficacia extrapenale del giudicato). 2. L’esecuzione della pena detentiva II pubblico ministero quale organo promotore dell’esecuzione penale; il ruolo del difensore. – L’esecuzione delle pene detentive (la determinazione della pena espianda attraverso la detrazione del “presofferto”; l’ordine di esecuzione; la sospensione dell’esecuzione quale strumento di “raccordo” tra esecuzione formale ed esecuzione in concreto alla luce della l. n. 165/1998). 3. II giudice e il procedimento di esecuzione L’individuazione del giudice dell’esecuzione – IIprocedimento tipico e quello de plano.–Le questioni oggetto del procedimento di esecuzione (la verifica del “titolo esecutivo”; il contrasto pratico fra giudicati ex art. 669 c.p.p.; la revoca della sentenza per abolitio criminis; l’applicazione della disciplina del concorso formale e del reato continuato; le questioni residue). 4. La magistratura e il procedimento di sorveglianza L’esecuzione “in concreto” della pena detentiva. – II magistrato e il tribunale di sorveglianza (composizione, funzioni, criteri di ripartizione della competenza). – I procedimenti avanti il magistrato e il tribunale di sorveglianza (il procedimento ex art. 678 c.p.p. e i procedimenti de plano). Si consiglia agli studenti di seguire il corso dopo aver sostenuto (o, quantomeno, preparato) l’esame di procedura penale.
MODALITÀ DIDATTICHE
Parallelamente al corso verrà attivato un seminario, nell’ambito del quale gli studenti, divisi in piccoli gruppi, saranno invitati adapprofondiresingolitemi, che saranno oggetto di discussione orale all’interno del seminario e di successiva relazione scritta. I risultati del seminario saranno valutati ai fini dell’esame.
Testi consigliati e bibliografia
- Oggetto:
Per coloro che hanno frequentato proficuamente le lezioni e il seminario, presentando la relazione: A. Gaito, G. Ranaldi, L’esecuzione penale, Giuffrè, Milano, 2005, limitatamente ai cap. II (escluso par. 4), III, IV, V (escluso par. 14), e parr. 1, 2, 3 del cap.VI, per un totale di circa 190 pp.
Per coloro che preferiscono sostenere l’esame in forma tradizionale: F.Caprioli, D. Vicoli, Procedura penale dell’esecuzione, Giappichelli, Torino, 2009, pp. 1-184 e 219-349. È assolutamente indispensabile la costante consultazione di un codice di procedura penale in edizione aggiornata.
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