- Oggetto:
- Oggetto:
Diritto romano
- Oggetto:
Anno accademico 2013/2014
- Codice dell'attività didattica
- -
- Docente
- Prof. Fausto Goria (Titolare del corso)
- Corso di studi
- Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza - a Torino (D.M. 270/2004) [f004-c501]
- Anno
- 4° anno
- Tipologia
- A scelta dello studente
- Crediti/Valenza
- 6
- SSD dell'attività didattica
- IUS/18 - diritto romano e diritti dell'antichità
- Modalità di erogazione
- Tradizionale
- Lingua di insegnamento
- Italiano
- Modalità di frequenza
- Facoltativa
- Tipologia d'esame
- Orale
- Oggetto:
Sommario insegnamento
- Oggetto:
Obiettivi formativi
Abituare gli studenti a riflettere su cause ed effetti di mutamenti nella disciplina giuridica e sul diverso significato che istituti o concetti analoghi assumono in un diverso contesto.
- Oggetto:
Risultati dell'apprendimento attesi
Acquisizione di criteri metodologici per affrontare problemi di mutamento di disciplina giuridica e contestualmente acquisizione di elementi di metodologia storica per la critica delle differenti informazioni fornite a proposito di un determinato evento.
- Oggetto:
Attività di supporto
Non sono previste. Eventuali richieste di chiarimenti possono essere rivolte a lezione o nell'orario di ricevimento del docente.
- Oggetto:
Programma
Il sistema delle azioni tra diritto romano classico e diritto giustinianeo.
Il corso si propone di studiare i mutamenti attestati in età giustinianea di quell'aspetto del sistema giuridico privatistico romano che si caratterizzava per essere orientato prevalentemente sulle azioni e le loro formule e per essere quindi basato su una stretta interconnessione fra tecniche processuali e diritto sostanziale. Le modifiche intervenute nella disciplina del processo pongono i giuristi e gli imperatori del secolo VI di fronte alla necessità di adattare gli schemi classici alla nuova situazione; proprio sulla base degli sforzi da loro compiuti in questo senso finirà per affermarsi, assai più tardi, la rappresentazione dell'ordinamento come sistema di diritti soggettivi, mentre il legame con il processo si attenuerà sensibilmente e si realizzerà attraverso una concezione unitaria dell'azione.
Il corso si svolgerà essenzialmente attraverso un confronto fra il titolo 4,6 delle Istituzioni di Giustiniano e le parti corrispondenti dei commentari gaiani; i temi trattati verteranno soprattutto su: 1) la concezione romana dell'actio e la distinzione tra azioni in rem e in personam; 2) le sanzioni per i litiganti temerari; 3) la distinzione tra azioni civili e pretorie; 4) le azioni pregiudiziali; 5) azioni reipersecutorie, penali e miste; 6) azioni di stretto diritto e di buona fede, azioni arbitrarie; 6) il regime formulare della pluris petitio (= pretesa esorbitante); 7) il plus nella demonstratio; 8) il regime della cognitio extra ordinem e le riforme degli imperatori Zenone e Giustiniano; 9) la condanna nei limiti del possibile.
Le lezioni si svolgeranno in forma attiva, fornendo agli studenti in anticipo le fonti di cui si tratterà.
Testi consigliati e bibliografia
- Oggetto:
G. Provera, "Lezioni sul processo civile giustinianeo", Giappichelli, Torino 1989, esclusivamente la parte I (pp. da I a VII e da 1 a 256), oppure Estratto della parte I, Giappichelli, Torino 2010.
- Oggetto:
Note
L’esame si svolgerà in forma orale e necessita di di aver già superato l'esame di Diritto privato romano. Se la Facoltà non l'avrà vietato, su richiesta dei frequentanti ed esclusivamente per loro potrà essere organizzata una prova di esonero.
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