Corsi di Studio del Dipartimento di Giurisprudenza

L’insegnamento di diritto romano si propone principalmente di abituare lo studente del corso di studio in giurisprudenza al ragionamento giuridico. Attraverso l’esposizione di un diritto non strutturato secondo le consuete modalità codicistiche (altrimenti dette «chiuse»), proprie dell’Europa continentale, esso si prepone di sviluppare nello studente le capacità critiche e di risoluzione di problemi.

Al termine dell’insegnamento lo studente avrà acquisito una conoscenza del diritto romano più approfondita rispetto a quella istituzionale fornita dagli insegnamenti di diritto privato romano e storia del diritto romano. Al tempo stesso lo studente avrà sviluppato una metodologia di approccio al fenomeno giuridico arricchita rispetto a quella già maturata con la frequenza degli insegnamenti relativi al diritto positivo.

Il corso consisterà essenzialmente nelle lezioni del docente, invitando nel caso per conferenze e seminari docenti esterni esperti di un determinato tema.

Durante il periodo di emergenza da covid-19, le lezioni saranno in presenza con diretta streaming e videoregistrazione caricata su piattaforma moodle.

L’esame finale si attuerà in una sola prova orale. Con gli studenti frequentanti, e nel caso con quelli iscritti ai seminari, potranno nel caso essere concordate particolari modalità di esa.me.

Durante il periodo dell'emergenza covid-19, si prega di consultare la piattaforma moodle e gli avvisi del Dipartimento per la modalità di esame (i restanti appelli della sessione invernale si svolgeranno a distanza),

Potranno essere organizzati seminari su temi specifici da concordare.

L’insegnamento sarà dedicato ai primi giuristi romani, vale a dire ai pionieri dell’approfondimento della materia giuridica, vissuti nel II secolo avanti Cristo. Dopo una breve introduzione relativa ai metodi dei pontefici nell’interpretazione del diritto, dal V al III secolo avanti Cristo, si metterà in luce come soltanto a partire dal primo testo scritto di interpretazione della materia giuridica, i tripartita di Sesto Elio (pubblicati intorno al 175 a.C.), si possa propriamente parlare di un’attività sapienziale di approfondimento del diritto. I giuristi di cui si ha memoria di un’attività di interpretazione (necessariamente scritta) del diritto, durante il II secolo, sono Sesto Elio, i Catoni (padre e figlio), Manio Manilio, Publio Mucio e Marco Bruto. Di tutti questi giuristi si esamineranno le testimonianze relative alla loro biografia nonché i frammenti del loro pensiero giuridico, contestualizzandoli nel quadro del diritto vigente a Roma nel II secolo a.C. Particolare risalto sarà dato al giudizio che di questi pionieri dava un giurista attivo intorno al 150 d.C., Sesto Pomponio, il quale scrisse una breve storia della giurisprudenza romana. Il quadro generale fornito allo studente risulterà originale rispetto alle ricostruzioni usuali, specialmente degli studiosi italiani, ricostruzioni di cui si darà parimenti conto durante l’insegnamento.

Gli studenti frequentanti potranno sostenere la prova di esame sulla base del materiale didattico che sarà messo a loro disposizione in tempo utile per l’adeguata preparazione dell’esame (la frequenza non è obbligatoria, ma consigliata).

Gli studenti non frequentanti, comunque invitati a contattare il docente prima dello svolgimento della prova d’esame, potranno prepararsi su:

Carlo Augusto Cannata, Per una storia della scienza giuridica europea I. Dalle origini a Labeone, Giappichelli-Torino, 1997, fino a pagina 234 compresa.

Gli studenti iscritti all'insegnamento durante precedenti anni accademici possono portare il programma d'esame previsto nell'anno accademico di iscrizione