Corsi di Studio del Dipartimento di Giurisprudenza

Il corso, avente ad oggetto oggetto le azioni processuali o formulae, ossia i testi dei programmi sulla cui base erano incardinati i termini del processo, e quindi l’esatta materia su cui il giudice era chiamato a giudicare, nonché le clausole di cui tali azioni erano composte (partes formularum), si propone, attraverso lo studio di tali aspetti tecnicistici del diritto romano classico, di introdurre il discente in quello che è l’aspetto sotto più aspetti quintessenziato ed appunto tecnicistico della nostra materia, ossia il linguaggio sintetico e convenzionalmente univoco del diritto processuale, in cui è possibile un’estrema concisione di linguaggio proprio in quanto ogni termine assume un suo preciso ed inequivoco significato giuridico. L’elaborazione di tale vocabolario specialistico e della tecnica concettuale che vi è sottesa è per più versi tutt’uno con il successo e la longevità del diritto romano, in quanto aspetto precipuo di quella elaborazione scientifica e non solo empirica del giuridico da cui il diritto europeo discende direttamente e senza soluzioni di continuità.

Fine del corso vorrebbe dunque essere l’introdurre il discente al linguaggio tecnico del diritto romano ed alle sue sintetiche concettualizzazioni operative, tipiche di tale disciplina non solo a livello processuale ma altresì sostanziale, e quindi alla possibilità di un suo apprendimento più cosciente ed approfondito.

Oltre alle spiegazioni del docente, il corso tenterà nella sua seconda parte di coinvolgere gli studenti nella lettura e interpretazione delle fonti antiche oggetto del programma, ed in particolare del IV commentario delle institutiones di Gaio, in maniera tale da fornire loro gli strumenti per una cognizione elementare delle tecniche e del significato della composizione delle actiones nel processo formulare romano.

L’esame si svolgerà in maniera tradizionale in forma orale; la valutazione finale sarà espressa in trentesimi.

Sulla pagina moodle dell'insegnamento verranno caricati ulteriori materiali didattici di supporto alla preparazione dell'esame.

L'insegnamento sarà diviso in due moduli.

Nel primo modulo saranno presi in considerazione, innanzitutto, in una prospettiva generale, i sistemi processuali che si sono succeduti in vario modo all'interno del diritto romano almeno fino al termine dell'età classica: un breve cenno sarà dedicato alle legis actiones, espressione del diritto della fase arcaica ma sopravvissute formalmente fino all'inizio del principato augusteo, mentre l'attenzione sarà concentrata soprattutto in riferimento  al processo formulare e alla relativa struttura, espressione del diritto classico nonché vero e proprio nucleo per la elaborazione di concetti e strumenti processuali diffusi successivamente in tutta l'esperienza giuridica europea (segnatamente di area continentale). Saranno poi esaminati i concetti fondamentali di actio e di exceptio, con indicazione delle rispettive tipologie.  Una particolare attenzione sarà infine dedicata alle caratteristiche della sentenza all'interno del processo formulare.

Nel secondo modulo verrà preso in considerazione uno specifico aspetto di tecnica formulare, legato agli strumenti di difesa messi a disposizione del convenuto. Saranno quindi analizzati i profili riguardanti la nascita e lo sviluppo delle eccezioni nel processo formulare, con particolare riferimento alla casistica in materia di eccezioni decretali. Questa parte dell'insegnamento sarà basata sulla lettura di fonti dedicate alla tematica in oggetto, a partire dai passi delle Istituzioni di Gaio più direttamente coinvolti.