- Oggetto:
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Diritto penale comparato
- Oggetto:
Anno accademico 2011/2012
- Docente
- Giorgio Licci (Titolare del corso)
- Corso di studi
- Laurea a ciclo unico in Giurisprudenza - a Torino (D.M. 270/2004) [f004-c501]
- Anno
- 3° anno
- Periodo didattico
- Secondo semestre
- Tipologia
- A scelta dello studente
- Crediti/Valenza
- 6
- SSD dell'attività didattica
- IUS/17 - diritto penale
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Sommario insegnamento
- Oggetto:
Programma
L’insegnamento costituisce una introduzione alla comparazione penalistica, con particolare riguardo alle radici tedesche del linguaggio penalistico italiano, nella prospettiva della progettazione di un codice penale – modello per l’Unione Europea.
Lo schema del programma è il seguente:
1. L’oggetto: il problema della definizione del diritto penale a livello macrocomparatistico e microcomparatistico; la nozione di diritto penale sostanziale nella dottrina italo- tedesca e nella giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
2. Il metodo:stile e linguaggio come elementi individuatori delle famiglie giuridiche; lineamenti di semantica giuridica: sineddoche e metonimia nel linguaggio penalistico continentale.
3. I modelli: genotipi e fenotipi; la dinamica hayekiana dei modelli.
4. La comparazione diacronica: il ruolo del divisionismo kantiano e kelseniano nello sviluppo della dottrina tedesca del Novecento: i modelli classico, neoclassico, finalistico, e i modelli post-welzeliani; il profilo architettonico: modelli strutturalizzanti e destrutturalizzanti.
5. I modelli occulti:la pluridimensionalità del principio di legalità nel linguaggio dei paesi dell’Unione; criptotipi di primo e secondo grado: le immagini di scienza presupposte dalla letteratura penalistica del Novecento.
6. I modelli mentitori:proposizioni declamatorie e regole operazionali; la responsabilità oggettiva mascherata: normativizzazione del dolo e oggettivizzazione della colpa nei paesi dell’Unione.
7. Fonti e formanti: fonti formali e fonti storiche, macro-formanti e micro-formanti; conflitti tra formanti: concezioni generali e particelle elementari.
8. Circolazione e diffusione dei modelli:le radici tedesche del linguaggio penalistico italiano: fusione, reinterpretazione e metamorfosi dei modelli; il neo-giusrazionalismo.Testi consigliati e bibliografia
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G. Licci, Modelli nel diritto penale. Filogenesi del linguaggio penalistico, Giappichelli, Torino, 2006.
Per chi desidera acquisire 3 crediti aggiuntivi (fiscalizzabili a titolo di seminario oppure a titolo di crediti ulteriori) : G. Licci, Lexikon essenziale del linguaggio penalistico di lingua tedesca, Celid, Torino, ultima edizione.
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Note
Il corso include, accanto all'insegnamento di base, una componente di tedesco giuridico (destinata anche a studenti totalmente privi di conoscenza della lingua), che consente, a chi lo desideri,l'acquisizione di ulteriori 3 CFU, che verranno fiscalizzati separatamente a titolo di seminario oppure a titolo di crediti ulteriori.
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