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Diritto penale comparato

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Anno accademico 2013/2014

Codice dell'attività didattica
-
Docente
Prof. Giorgio Licci (Titolare del corso)
Corso di studi
Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza - a Torino (D.M. 270/2004) [f004-c501]
Anno
3° anno
Tipologia
A scelta dello studente
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
IUS/17 - diritto penale
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Consigliata
Tipologia d'esame
Orale
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Sommario insegnamento

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Programma

L’insegnamento costituisce una introduzione alla comparazione penalistica, con particolare riguardo alle radici tedesche del linguaggio penalistico italiano, nella prospettiva della progettazione di un codice penale – modello per l’Unione Europea.
Lo schema del programma è il seguente:
1. L’oggetto: il problema della definizione del diritto penale a livello macrocomparatistico e microcomparatistico; la nozione di diritto penale sostanziale nella dottrina italo- tedesca e nella giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
2. Il metodo:stile e linguaggio come elementi individuatori delle famiglie giuridiche; lineamenti di semantica giuridica: sineddoche e metonimia nel linguaggio penalistico continentale.
3. I modelli: genotipi e fenotipi; la dinamica hayekiana dei modelli.
4. La comparazione diacronica: il ruolo del divisionismo kantiano e kelseniano nello sviluppo della dottrina tedesca del Novecento: i modelli classico, neoclassico, finalistico, e i modelli post-welzeliani; il profilo architettonico: modelli strutturalizzanti e destrutturalizzanti.
5. I modelli occulti:la pluridimensionalità del principio di legalità nel linguaggio dei paesi dell’Unione; criptotipi di primo e secondo grado: le immagini di scienza presupposte dalla letteratura penalistica del Novecento.
6. I modelli mentitori:proposizioni declamatorie e regole operazionali; la responsabilità oggettiva mascherata: normativizzazione del dolo e oggettivizzazione della colpa nei paesi dell’Unione.
7. Fonti e formanti: fonti formali e fonti storiche, macro-formanti e micro-formanti; conflitti tra formanti: concezioni generali e particelle elementari.
8. Circolazione e diffusione dei modelli:le radici tedesche del linguaggio penalistico italiano: fusione, reinterpretazione e metamorfosi dei modelli; il neo-giusrazionalismo.

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

-G. LICCI,  Modelli nel diritto penale. Filogenesi del linguaggio penalistico, Giappichelli, Torino, 2014.

-G. LICCI,  LEXIKON essenziale del linguaggio penalistico di lingua tedesca, Celid, Torino, 2012.



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Note

Il Corso include, accanto all'insegnamento di base, una componente di tedesco giuridico (destinata a tutti gli studenti, anche se totalmente privi di conoscenza della lingua), che trova riscontro, sul piano dei testi consigliati, nel dizionarietto storico-filologico intitolato 'Lexikon del linguaggio penalistico di lingua tedesca'.

La padronanza della terminologia penalistica di lingua tedesca, acquisita mediante lo studio del 'Lexikon', consente, a chi lo desideri, l'acquisizione di ulteriori 3 CFU (che vanno ad aggiungersi ai 6 CFU dell'insegnamento-base), fiscalizzabili separatamente, a titolo di 'seminario', oppure a titolo di 'altri crediti'. Per chiedere la registrazione dei CFU aggiuntivi gli Studenti debbono utilizzare il modulo Riconoscimento attività didattiche. Il modulo deve essere compilato e sottoscritto dallo Studente, portato alla firma del Docente e depositato presso lo Sportello di Supporto alla Didattica.



Per gli studenti che, invece, sosterranno l'esame interamente in italiano (e ai quali verranno perciò assegnati soltanto 6 CFU), la consultazione del 'Lexikon' sarà utile per una migliore comprensione del testo-base ('Modelli nel diritto penale') e per facilitare la visualizzazione degli schemi del pensiero tedesco del Novecento, riportati nell'appendice del 'Lexikon'.

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Ultimo aggiornamento: 19/05/2014 15:19
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