Diritto per le imprese e le istituzioni (Classe L-14)
Denominazione: Diritto per le imprese e le istituzioni (Classe L-14)
Coorte: 2024 (Anno Accademico 2024-2025)
Tipo di laurea: triennale
Tipo di accesso: libero con TARM non vincolante
Sede didattica: Torino, Campus Luigi Einaudi
Open day: Open day Unito
Presidente: Mario Riberi
Vicepresidente: Alberto Miglio
Orientamento: Valerio Gigliotti
Piano di studio, passaggi e trasferimenti: Caterina Bonzo, Dario Tosi e Matteo Traverso
Internazionalizzazione: Silvia Cantoni
Rappresentanti degli studenti
Commissione monitoraggio e riesame
Tutor matricole: Vai alla pagina dedicata
Codice: 004705
Classe: L-14
Durata: 3 anni
Lingua: italiano
Modalità di erogazione della didattica: convenzionale
Ordinamento: 2018
Posti disponibili: accesso libero con TARM non vincolante
Sede: Torino - Lungo Dora Siena 100/A
Il Corso di laurea in Diritto per le imprese e le istituzioni cura l'acquisizione delle capacità necessarie per una specifica formazione professionale, con particolare rilievo alle figure professionali giuridiche intermedie, in ambito pubblico e privato (enti pubblici territoriali e non, imprese, banche ed assicurazioni, ecc.).
Regolamento didattico del corso di laurea
Scenario didattico dello studente (per navigare il tuo piano di studi)
Non sono presenti comunicazioni per il corrente anno accademico
Il Corso di laurea in Diritto per le imprese e le istituzioni cura l’acquisizione delle capacità necessarie per una specifica formazione professionale, con particolare rilievo alle figure professionali giuridiche intermedie, in ambito pubblico e privato (enti pubblici territoriali e non, uffici giudiziari e di polizia, imprese, banche ed assicurazioni, ecc.) Il Corso riconosce un ruolo centrale ad una preparazione teorico-pratica adatta alle figure professionali giuridiche intermedie, sia inserite nelle realtà aziendali, che in quelle degli enti pubblici, al fine di formare operatori/trici del diritto metodologicamente capaci ed adeguatamente preparati/e tanto a trattare direttamente, quanto a smistare a personale di altra o più elevata qualificazione professionale le questioni giuridiche sottoposte alla loro attenzione nel corso dell’attività lavorativa.
Per assicurare un’adeguata qualificazione, il Corso di Laurea si suddivide in quattro percorsi:
- Operatore/trice giuridico/a nelle imprese
- Transnazionale
- Operatore/trice giuridico/a della Pubblica Amministrazione
- Operatore/trice giudiziario/a e dei Corpi di Polizia.
Il Corso prevede un particolare approfondimento delle materie economiche e del diritto tributario, indispensabili tanto per gli operatori/trici giuridici/che nelle imprese che per gli operatori/trici giuridici/che delle Pubbliche Amministrazioni.
Al contempo, sia nelle attività caratterizzanti dell’ambito di Giurisprudenza, che nelle attività affini ed integrative, il Corso lascia un ampio spazio agli/lle Studenti/sse che intendano approfondire le materie giuspubblicistiche e di area penalistica e criminologica indispensabili nella formazione degli/lle operatori/trci giuridici/che delle Pubbliche Amministrazioni e per gli/le operatori/trci giudiziari/e e dei Corpi di Polizia.
Particolare attenzione viene inoltre dedicata alle materie internazionali, europee e comparate, sia per gli specifici sbocchi in questo settore, sia, più in generale, per le imprese e la Pubblica Amministrazione, data la crescente importanza che assume, a tuttii livelli, la conoscenza del diritto transnazionale.
Al termine del corso triennale, è possibile la prosecuzione degli studi con il biennio di specializzazione più indicato per il percorso seguito. Presso il Dipartimento di Giurisprudenza sono istituiti corsi di laurea di II livello in Scienze amministrative e giuridiche delle organizzazioni pubbliche e private (particolarmente indicato per i percorsi Operatore/trice giuridico/a nelle imprese, Operatore/trice giuridico/a della PA e Operatore/trice giudiziario/a e dei Corpi di Polizia), e in European Legal Studies, indicato per il percorso Transnazionale. Seguendo un corso di II livello si acquisisce una laurea magistrale di ambito giuridico valida per qualsiasi sbocco professionale, escluse le professioni forensi.
Il Corso di laurea in Diritto per le imprese e le istituzioni di classe L-14 intende altresì offrire un possibile sbocco a Studenti/sse provenienti dal Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza che intendano anticipare la fine del loro percorso di studi, acquisendo comunque una preparazione mirata.
L’impegno orario di studio riservato allo/a Studente/ssa è quantificato in circa il 70% dell’impegno orario complessivo (art. 5 comma 3 D.M. 270/04).
Per assistere gli/le Studenti/sse che incominciano il percorso di Studi al I anno è istituito un/una tutor, Studente/ssa del Corso di Laurea.
Attenzione! Gli orari e il luogo delle lezioni sono disponibili nella sezione Orario lezioni
Visualizza il Piano di studi 2024-2025: per verificare quali insegnamenti sono attivi annualmente per ciascuna regola (e quindi inseribili nel piano carriera), consulta il regolamento dei piani di studi della tua coorte
Per gli appartenenti alla coorte 2024/25 sono previste propedeuticità obbligatorie:
- Il primo esame obbligatorio di ogni settore scientifico disciplinare deve precedere quello delle altre materie dello stesso settore scientifico disciplinare.
Inoltre esiste la propedeuticità fra le seguenti materie e i seguenti settori:
- Diritto privato è propedeutico alle materie dei ssd: IUS/01, IUS/04, IUS/05, IUS/07, IUS/15.
- Diritto costituzionale è propedeutico alle materie dei ssd: IUS/07, IUS/08, IUS/09, IUS/10, IUS/12, IUS/13, IUS/14, IUS/15, IUS/16, IUS/17, IUS/21
- Diritto Penale è propedeutico alle materie dello IUS/16
- Economia politica è propedeutico alle materie dei ssd: SECS-P/01, SECSP/02, SECS-P/03, SECS-P/08, SECS-P/11, SECS-P/12.
La frequenza alle varie attività formative è consigliata, ma non strettamente obbligatoria, salvo diverse indicazioni del docente.
Le modalità e la verifica dell’obbligo di frequenza, ove previsto, sono stabilite annualmente dal Corso di Laurea e rese note agli/le studenti/sse entro la data di inizio delle iscrizioni tramite il Manifesto degli studi e la Guida dello studente.
Gli esami sostenuti senza rispettare le propedeuticità saranno annullati al momento della registrazione dell'esame propedeutico.
*Propedeutico è l'esame che deve essere sostenuto per primo.
Per le propedeuticità degli anni precedenti si deve fare riferimento a quanto pubblicato al presente link.
I cfu da "Altre Attività" possono essere conseguiti seguendo un’attività formativa in conformità alle indicazioni della Commissione Altre Attività o ancora chiedendo il riconoscimento dell'attività lavorativa svolta o svolgendo un tirocinio, in conformità alle indicazioni contenute nel Regolamento didattico del cds (art.13): l’attività lavorativa o altra attività equiparata (stages, tirocini non curricolari) precedentemente svolte dagli/lle studenti/sse ove attinenti al percorso di studi, potranno essere riconosciute tra le attività formative a scelta dello/a studente/ssa (Tirocinio/Seminario), previa valutazione da parte della Commissione di valutazione carriera o del/della Presidente del CdS, fino ad un massimo di 6 cfu.
Il riconoscimento deve riferirsi ad attività lavorative (o stages, tirocini non curricolari) che non si siano concluse da oltre tre anni dalla presentazione della richiesta di riconoscimento e la corrispondenza indicativa da utilizzare come parametro di valutazione è stabilita in 1 cfu per 30 ore di attività oppure in 1 CFU per 15 giorni lavorativi.
Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo ai sensi delle leggi vigenti.
Inoltre occorre possedere un soddisfacente livello di cultura generale, padronanza della lingua italiana, buone capacità espressive ed attitudini al ragionamento ed all'argomentazione. L'eventuale deficit di tali capacità viene accertato tramite test di autovalutazione dei requisiti minimi previsto dall’Ateneo (TARM) che per il 2024/25 è erogato attraverso il TOLC-SU. Nel caso non venga raggiunta la soglia minima di 15 punti, verranno assegnati degli OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi). Eventuali OFA vanno assolti entro la fine del primo anno di corso (pena il blocco della carriera) sulle piattaforme messe a disposizione dal Dipartimento.
Ulteriori specifiche sono reperibili al link https://www.
Gli studenti in possesso di titolo estero devono rivolgersi allo sportello Studenti Internazionali: https://www.
- Dopo aver superato tutte le verifiche delle attività formative incluse nel piano di studio e aver acquisito almeno 180 crediti, ivi compresi quelli relativi alla preparazione della prova finale, lo/a studente/ssa, indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’università, è ammesso/a a sostenere la prova finale. La prova finale, alternativamente, nella forma di tesi o di elaborato conclusivo:
- la tesi consiste in un lavoro di ricerca su un tema concordato con il/la relatore/trice, da cui emerga con chiarezza una domanda di ricerca e che sia corredata da una bibliografia che possa dar conto delle fonti reperite dal/la candidato/a;
- l’elaborato conclusivo consiste in un lavoro di approfondimento o una sintesi ragionata che il/la candidato/a deve svolgere sulla base di documenti forniti dal/la relatore/trice (ad esempio, una rassegna giurisprudenziale su un tema specifico, oppure una breve nota a sentenza o, ancora, un commento a uno o più contributi di dottrina).
In corso d’opera è possibile, previa valutazione e approvazione del/la relatore/trice, convertire la forma della prova finale da tesi a elaborato conclusivo, e viceversa. La tesi dovrà avere indicativamente una lunghezza di minimo 20.000 parole; l’elaborato conclusivo, di minimo 10.000 parole.
- La domanda di laurea può essere presentata dopo avere superato tutti gli esami inclusi nel piano di studio. Due è il numero massimo di esami che lo/a studente/ssa potrà sostenere dopo avere presentato domanda di laurea, previa autorizzazione del/la vice Direttore/Direttrice per la didattica del Dipartimento capofila, che valuterà la sussistenza dei presupposti temporali ai fini della registrazione dell’esame di profitto e del perfezionamento della procedura prodromica alla discussione della tesi finale.
- Il deposito del titolo della tesi deve avvenire almeno tre mesi prima della scadenza per il deposito della tesi. Il deposito del titolo dell’elaborato conclusivo deve avvenire almeno un mese prima della scadenza per il deposito della tesi. In caso di conversione della forma della prova finale da elaborato conclusivo a tesi dovranno decorrere i termini di deposito indicati per la tesi. Deposito del titolo e conversione della prova finale devono essere corredati della firma del/della relatore/trice. La tesi è discussa dal candidato alla presenza di una commissione composta da almeno tre docenti, tra i quali il/la relatore/rice.
L’elaborato conclusivo è valutato da una commissione composta da almeno tre docenti, tra i quali il/la relatore/rice, senza discussione orale.
Ogni lode conseguita dal/lla candidato/a nel corso della propria carriera universitaria vale un punteggio addizionale di 0,2 da sommarsi al voto di partenza in centodecimi con cui si è presentati in sede di esame di laurea.
La commissione esaminatrice attribuisce:
- fino a cinque punti, nel caso in cui il/la candidato/a abbia discusso la tesi;
- fino a tre punti, nel caso in cui il/la candidato/a abbia redatto l’elaborato conclusivo.
La commissione giudicatrice può deliberare, all’unanimità, di conferire la lode al/la candidato/a che abbia ottenuto il voto di 110/110.
- La valutazione conclusiva della carriera dello/a studente/ssa dovrà tenere conto delle valutazioni sulle attività formative precedenti e sulla prova finale nonché di ogni altro elemento rilevante.
- I crediti relativi alla lingua straniera, associati alla prova finale previsti nella scheda delle attività formative, devono riguardare una delle lingue europee principali e si conseguono normalmente con apposite prove, secondo quanto indicato nei percorsi di studio.
Autovalutazione, Valutazione periodica e Accreditamento del Sistema Universitario Italiano (AVA)
Al CUN (Consiglio Universitario Nazionale) e all'ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) sono attribuiti compiti distinti ai fini dell'accreditamento, da parte del Ministero, dei Corsi di Studio delle Università.
Il CUN è chiamato ad esprimersi in fase di istituzione del corso di studio, mentre l'ANVUR è chiamata ad esprimersi in fase di accreditamento e di attivazione del Corso di Studio.
Il processo di accreditamento da parte dell'ANVUR previsto dal DM n.47 del 30 Gennaio 2013 include la predisposizione, da parte del Corso di Studio, di una documentazione di auto-valutazione basata sulla propria assicurazione di qualità.
Visualizza i documenti relativi all'accreditamento periodico del Corso di Laurea Diritto per le imprese e le istituzioni (Classe L-14)