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Corso di laurea in consulenza del lavoro e gestione delle risorse umane (L-16)

Denominazione: Laurea in consulenza del lavoro e gestione delle risorse umane (L-16)

Coorte: 2024 (Anno Accademico 2024-2025)

Tipo di laurea: triennale

Tipo di accesso: libero con TARM non vincolante (6 riservati a studenti stranieri contingentati e 7 a studenti cinesi aderenti al Programma "Marco Polo") 

Sede didattica: Torino, Campus Luigi Einaudi

Open day: Open day Unito

Presidente: prof. Giovanni Torrente

Orientamento: prof.ssa Ilaria Riva

Piani di studio, passaggi e trasferimenti:
prof. Giovanni Torrente

Rappresentante degli studenti

Tutor matricole: informazioni alla pagina dedicata

Tutorato e Job Placement: prof.ssa Anna Fenoglio

Commissione monitoraggio e riesame

Codice: 0706L31

Classe: L-16

Durata: 3 anni

Lingua: italiano

Posti disponibili: accesso libero con TARM non vincolante

Modalità di erogazione della didattica: convenzionale

Ordinamento: 2017

Sede: Torino - Lungo Dora Siena 100/A

Il Corso di Laurea in Consulenza del Lavoro e Gestione delle Risorse Umane è teso a formare professionisti che abbiano capacità di analizzare il sistema sociale e i sistemi organizzativi, di interpretare il cambiamento e di stimolare efficacemente l'innovazione organizzativa nelle amministrazioni pubbliche e private. Per realizzare questi obiettivi, il corso di laurea integra competenze diverse, economiche, giuridiche, sociologiche, politico-istituzionali, organizzativogestionali, ambientali e della sicurezza, legate alla disciplina degli enti e delle imprese e volte a conferire capacità di analisi del sistema sociale, di interazione con i lavoratori, di declinazione delle competenze in relazione all'ambito lavorativo di destinazione.

Regolamento didattico del corso di laurea

Regolamentazione delle attività di stage e riconoscimento della attività lavorativa e delle altre attività svolte

Guida dello studente

Scenario didattico dello studente (per navigare il tuo piano di studi)

Portale Universitaly

Non sono presenti comunicazioni per il corrente anno accademico

 
Il Corso di laurea intende offrire agli studenti, all'interno delle Attività caratterizzanti, come delle Attività formative affini o integrative, per i diversi ambiti disciplinari, la possibilità di optare tra diversi settori scientifico disciplinari. Dal punto di vista dell'organizzazione didattica, il primo anno e una parte del secondo sono dedicati alla formazione di base indispensabile per il laureato. Durante gli anni successivi gli studenti possono definire il proprio percorso di studio seguendo un tracciato che affianca insegnamenti caratterizzanti bloccati ad altri insegnamenti a scelta degli studenti. Così, il Corso di Studi intende svolgere una funzione di orientamento che accompagni gli allievi senza mai mortificare le loro scelte di prospettiva ma guidandoli in un itinerario idoneo a perseguirle. Gli allievi potranno ad esempio scegliere se accentuare una formazione volta alla professione di Consulente del lavoro, oppure, più in generale, alla gestione del personale, allo sviluppo delle relazioni industriali e all'attività da svolgere all'interno di enti pubblici quali INPS e INAIL. Tutti i laureati dovranno conoscere una lingua straniera, a scelta tra l'inglese e il francese.

Gli orari e il luogo delle lezioni sono disponibili nella sezione Orario lezioni

Piano di studi 2024-2025per verificare quali insegnamenti sono attivi annualmente per ciascuna regola (e quindi inseribili nel piano carriera), consulta il regolamento dei piani di studi della tua coorte   

Archivio regolamento dei piani di studio

Per gli appartenenti alla coorte 2022/23 sono previste propedeuticità obbligatorie tra i seguenti insegnamenti e settori 

  • L’insegnamento di Economia politica è propedeutico a tutti gli altri insegnamenti di materia economica (nella specie, Economia del Lavoro, Economia industriale, Economia e gestione delle imprese, Scienze delle finanze, Statistica e Politica Economica).
  • Gli insegnamenti di Istituzioni di diritto privato e di Istituzioni di diritto pubblico sono propedeutici ai seguenti insegnamenti: Diritto commerciale, Diritto del Lavoro, Diritto della previdenza sociale, Diritto tributario, Diritto delle assicurazioni, Diritto amministrativo del pubblico impiego, Diritto della cooperazione e no profit, Diritto penale del lavoro.

La frequenza alle varie attività formative di regola non è obbligatoria.

In linea generale: per sapere se prima di sostenere un certo esame è necessario averne prima superato un altro - cioè per conoscere l'elenco delle propedeuticità* - è necessario consultare quanto riportato sulla Guida dello Studente del proprio anno di immatricolazione ovvero quanto pubblicato al presente link

Gli esami sostenuti senza rispettare le propedeuticità saranno annullati al momento della registrazione dell'esame propedeutico.

 *Propedeutico è l'esame che deve essere sostenuto per primo.

Il Corso di Laurea in Consulenza del lavoro e gestione delle risorse umane è ad accesso non programmato.

Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore di durata quinquennale o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo ai sensi delle leggi vigenti.


Inoltre occorre possedere un soddisfacente livello di cultura generale, padronanza della lingua italiana, buone capacità espressive ed attitudini al ragionamento ed all'argomentazione. L'eventuale deficit di tali capacità viene accertato tramite test di autovalutazione dei requisiti minimi previsto dall’Ateneo (TARM) che per il 2024/25 è erogato attraverso il TOLC-SU. Nel caso non venga raggiunta la soglia minima di 15 punti, verranno assegnati degli OFA (Obblighi Formativi Aggiuntivi). Eventuali OFA vanno assolti entro la fine del primo anno di corso (pena il blocco della carriera) sulle piattaforme messe a disposizione dal Dipartimento.
Ulteriori specifiche sono reperibili alla pagina dedicata.

Gli studenti in possesso di titolo estero devono rivolgersi allo sportello Studenti Internazionali.

1. Dopo aver superato tutte le verifiche delle attività formative incluse nel piano di studio, lo studente, indipendentemente dal numero di anni di iscrizione all’università, e` ammesso a sostenere la prova finale. La prova finale può essere svolta, alternativamente, nella forma di tesi o di elaborato conclusivo:

a. la tesi consiste in un lavoro di ricerca su un tema concordato con il relatore, da cui emerga con chiarezza una domanda di ricerca e che sia corredata da una bibliografia che possa dar conto delle fonti reperite dal candidato;

b. l’elaborato conclusivo consiste in un lavoro di approfondimento o una sintesi ragionata che il candidato deve svolgere sulla base di documenti forniti dal relatore (ad esempio, una rassegna giurisprudenziale su un tema specifico, oppure una breve nota a sentenza o, ancora, un commento a uno o più contributi di dottrina).

In corso d’opera è possibile, previa valutazione e approvazione del relatore, convertire la forma della prova finale da tesi a elaborato conclusivo, e viceversa.

2. La tesi dovrà avere una lunghezza indicativamente di minimo 20.000 parole; l’elaborato conclusivo, invece, di minimo 10.000 parole.

3. Il deposito del titolo della tesi deve avvenire almeno tre mesi prima della scadenza per il deposito della tesi.

Il deposito del titolo dell’elaborato finale deve avvenire almeno un mese prima della scadenza per il deposito della tesi. In caso di conversione della forma della prova finale da elaborato conclusivo a tesi dovranno decorrere i termini di deposito indicati per la tesi. Deposito del titolo e conversione della prova finale devono essere corredati della firma del relatore.

4. La tesi è discussa dal candidato alla presenza di una commissione composta da almeno tre docenti, tra i quali il relatore. L’elaborato conclusivo è valutato da una commissione composta da almeno tre docenti, tra i quali il relatore, senza discussione orale.

5. Ogni lode conseguita dal candidato nel corso della propria carriera universitaria vale un punteggio addizionale di 0,2 da sommarsi al voto di partenza in centodecimi con cui si è presentati in sede di esame di laurea.

La commissione esaminatrice attribuisce:

a) fino a cinque punti, nel caso in cui il candidato abbia discusso la tesi;

b) fino a tre punti, nel caso in cui il candidato abbia redatto l’elaborato conclusivo.

La commissione giudicatrice può deliberare, all’unanimità, di conferire la lode al candidato che abbia ottenuto il voto di 110/110.

6. La valutazione conclusiva della carriera dello studente dovrà tenere conto delle valutazioni sulle attività formative precedenti e sulla prova finale nonché di ogni altro elemento rilevante.

7. La domanda di laurea può essere presentata dopo avere superato tutti gli esami inclusi nel piano di studio. Due e` il numero massimo di esami che lo studente potrà sostenere dopo avere presentato domanda di laurea, previa autorizzazione del vice direttore per la didattica del Dipartimento capofila, che valuterà la sussistenza dei presupposti temporali ai fini della registrazione dell’esame di profitto e del perfezionamento della procedura prodromica alla discussione della tesi finale.

I laureati in Consulenza del Lavoro e Gestione delle Risorse Umane acquisiscono una formazione interdisciplinare, che apre loro una serie di possibili sbocchi occupazionali. 

Essi possono dedicarsi all'attività libero-professionale di Consulente del lavoro, dopo aver svolto il periodo di pratica e superato il relativo esame di Stato con la conseguente iscrizione al relativo Albo. 

I dottori in Consulenza del Lavoro e Gestione delle Risorse Umane possono svolgere attività lavorative nelle imprese private e pubbliche, nelle pubbliche amministrazioni, nelle organizzazioni private e nel settore degli enti no profit (il cosiddetto terzo settore) con specifico riferimento alla gestione delle risorse umane e alle relazioni sindacali. Essi in particolare sono in grado di operare all'interno di strutture pubbliche o private, proponendosi come ideatori e interpreti di modelli che sappiano essere innovativi nell'amministrazione e organizzazione dell'ente, ma anche idonei a valorizzare la crescita delle risorse umane in modo coerente rispetto agli obiettivi che lo stesso ente si propone di perseguire. In tal modo essi possono impiegare le cognizioni socio-organizzative ed economiche acquisite contribuendo all'organizzazione del lavoro negli enti pubblici e privati, nelle organizzazioni del terzo settore e nelle imprese. 

Le conoscenze approfondite della disciplina giuridica dell'impresa e del contratto di lavoro, del diritto della previdenza sociale e del diritto sindacale li rendono ideali interpreti del ruolo di gestore delle risorse umane e delle relazioni con il personale e con le organizzazioni sindacali, all'interno di qualunque struttura pubblica o privata. 

L'approccio interdisciplinare che caratterizza l'intero percorso formativo fa del laureato in Consulenza del Lavoro e Gestione delle Risorse Umane un "tecnico" pronto a comprendere il cambiamento e a tradurlo in innovazione organizzativa nei molteplici contesti nei quali si trova ad operare. 

• Consulenti del lavoro (libera professione previo esame di Stato) 
• Esperti in gestione delle risorse umane 
• Esperti nelle relazioni industriali e nelle organizzazioni sindacali 
• Esperti dell'organizzazione del lavoro 
• Esperti legali in imprese 
• Esperti legali in enti pubblici (tra cui in particolare gli enti previdenziali) 

Regolamento delle attività di stage e delle altre attività

 

PRATICA ANTICIPATA

In forza dell'accordo sottoscritto tra la Scuola di Scienze Giuridiche, Politiche e Economico-Sociali dell'Università degli Studi di Torino e gli Ordini provinciali del Consulenti del Lavoro del Piemonte e l'Ordine della Regione Valle d'Aosta, è possibile lo svolgimento di parte del periodo di tirocinio, valevole per l'ammissione all'esame di abilitazione alla professione di Consulente del Lavoro, contestualmente alla frequenza dell'ultimo anno dei corsi di laurea.

Testo dell'accordo

Per maggiori informazioni si prenda contatto con il Job Placement del Dipartimento di Giurisprudenza

I cfu da "Altre Attività" possono essere conseguiti seguendo un Laboratorio ufficiale attivato dal Corso di Studi, oppure svolgendo una diversa attività formativa in conformità alle indicazioni della Commissione Altre attivita o ancora chiedendo il riconoscimento dell'attività lavorativa svolta o svolgendo un tirocinio, in conformità alle indicazioni contenute nel Regolamento delle attività di stage o tirocinio e riconoscimento della attività lavorativa.

Laboratori COLGRU

Durante il corso degli studi lo studente può svolgere tirocini curriculari alla condizione che:

  • la relativa attività (quale tirocinio o altre attività) sia inserita nel percorso di studi individuale approvato dal docente delegato dal corso di laurea ed abbia oggetto attinente a tale percorso di studi;
  • siano autorizzati dal job placement della Scuola di Scienze giuridiche, politiche ed economico sociali (Job Placement);
  • vengano effettuati presso strutture operative (imprese o enti) convenzionate con l’Università degli Studi di Torino. Nel caso in cui sia lo studente a segnalare la struttura presso cui svolgere queste attività, il Job Placement, prima di autorizzare il progetto formativo, provvede a far accreditare l’ente e a stipulare un’apposita convenzione.

Lo studente in corso, interessato a svolgere un tirocinio, consulta le offerte disponibili pubblicate nella pagina del sito web del Dipartimento di Giurisprudenza e successivamente si rivolge al Job Placement, per ottenere informazioni sulla modulistica e sulla procedura di attivazione.

Una volta individuata la struttura disponibile ad accoglierlo, lo studente dovrà compilare insieme all’ente il progetto formativo, e inviarlo all’ufficio del Job Placement, che lo trasmetterà al docente tutor per l’approvazione. L’approvazione del docente costituisce condizione necessaria per l’attivazione dello stage.

Il tutor universitario – verificata l’attinenza del progetto formativo specifico al percorso di studi dello studente ed accertata la congruenza del progetto rispetto agli obiettivi prefissati – lo approva, rispondendo alla mail del Job Placement. Il Job Placement provvede a far firmare il progetto formativo al Responsabile dei Servizi agli studenti della Scuola di Scienze giuridiche, politiche ed economico-sociali, agli ulteriori adempimenti e a conservare tutta la documentazione relativa al tirocinio.

Il numero di CFU da riconoscere allo studente, in caso di valutazione positiva dello stage, è riferito all’impegno orario dedicato in modo specifico all’acquisizione di competenze professionali e relazionali; in ogni caso l’attribuzione di CFU non può essere superiore a quanto previsto dal percorso di studi (6 cfu, e corrisponde a 25 ore per ogni CFU).

Al termine dello stage lo studente deve effettuare la propria valutazione on line ed è tenuto a consegnare al Job Placement tutti i documenti del tirocinio, ovvero il foglio presenze compilato e sottoscritto dal tutor aziendale e la scheda di valutazione compilata e sottoscritta dal soggetto ospitante. Dopo aver verificato l’effettivo svolgimento delle ore previste nel progetto formativo, il Job Placement consegna al tirocinante un attestato di tirocinio da consegnare al tutor universitario assieme ad una sintetica relazione scritta contenente una valutazione sull’esperienza.

Il tutor universitario – valutate la relazione dello studente di cui al punto precedente e presa visione dell’attestato rilasciato dal Job Placement - accerta il raggiungimento degli obiettivi del programma formativo sottoscrivendo apposito modulo che lo stesso tirocinante consegnerà successivamente all’ufficio di Job Placement affinché la relativa attività sia inserita nella carriera. La relazione, l’attestato e il modulo saranno conservati a cura del Job Placement.

Tutor universitario: prof.ssa Anna Fenoglio (anna.fenoglio@unito.it)
Ufficio Job Placement: job.cle@unito.it | pagina web

Autovalutazione, Valutazione periodica e Accreditamento del Sistema Universitario Italiano (AVA)

Al CUN (Consiglio Universitario Nazionale) e all'ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca) sono attribuiti compiti distinti ai fini dell'accreditamento, da parte del Ministero, dei Corsi di Studio delle Università.

Il CUN è chiamato ad esprimersi in fase di istituzione del corso di studio, mentre l'ANVUR è chiamata ad esprimersi in fase di accreditamento e di attivazione del Corso di Studio.

Il processo di accreditamento da parte dell'ANVUR previsto dal DM n.47 del 30 Gennaio 2013   include la predisposizione, da parte del Corso di Studio, di una documentazione di auto-valutazione basata sulla propria assicurazione di qualità.

Visualizza i documenti relativi all'accreditamento periodico del Corso di Laurea in Consulenza del Lavoro e Gestione delle Risorse Umane (ex corso in Scienze dell'amministrazione e consulenza del lavoro L-16)

Ultimo aggiornamento: 03/10/2024 10:33
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